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    Mandorla di Toritto

    Mandorla di Toritto.

    La mandorla di Toritto è il frutto del mandorlo, Amygdalus communis L. e si ottiene dalle cultivar autoctone ‘Filippo Cea’ detta anche ‘Aminue’ (almeno il 70%), ‘Antonio De Vito’ (fino al 20%) e altre cultivar (fino al 10%).

    La mandorla Filippo Cea è caratterizzata da un frutto in guscio dal peso di 5 g, il seme da un peso medio di 1,6 g con una percentuale di semi doppi o gemellari intorno al 30%. Per la sua spiccata pastosità è indicata per la preparazione di dolci a cui conferisce aroma intenso e piacevole e per la preparazione del latte di mandorla.

    Le mandorle si conservano ottimamente all’interno del loro guscio; se sgusciate, vanno conservate il più possibile al riparo da luce, aria, calore.

    Le mandorle di Toritto, generalmente, vengono commercializzate in confezioni sigillate; se vengono vendute sfuse devono essere conservate in recipienti chiusi per evitare l’irrancidimento.

    Categoria del prodotto

    Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

    Altre denominazioni

    Aminue

    Area di origine del prodotto

    il comune di Toritto (Bari, Puglia, Italia)

    Processo Produttivo

    Le piante sono allevate a vaso con tre branche. La potatura di produzione invernale tiene conto che la fruttificazione avviene principalmente sui dardi.

    L’epoca media di fioritura ricade nella seconda metà di febbraio.

    La raccolta avviene generalmente in agosto – settembre mediante bacchiatura consistente nel battere con lunghe pertiche i rami per farne cadere a terra il prodotto ormai maturo.

    I frutti raccolti vengono liberati dal mallo e posti ad asciugare affinché il contenuto di acqua risulti inferiore al 7%; questo assicura una buona conservazione del prodotto.

    La produzione in mandorle prive del mallo è elevata e può raggiungere in media 1,3 t/ha.

    Periodo di produzione

    Estate

    Storia e tradizione

    In provincia di Bari la mandorlicoltura era diffusissima e ha influenzato il paesaggio agrario e la cultura popolare: basti pensare al patrimonio di canzoni contadine pugliesi legato alle lunghe operazioni di smallatura.

    Nel comune di Toritto sono state selezionate varie cultivar che portano il nome di illustri cittadini di Toritto: la ‘Antonio De Vito’, la ‘Genco’ e la ‘Filippo Ceo’ (di cui sopravvive la pianta “madre” in località Matine di Toritto).

    descrizione tratta da Atlante dei Prodotti Tipici di Puglia Prima edizione – Ottobre 2006

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