La Terra di Bari.
La Terra di Bari si estende tra l’ultimo gradino della Murgia e la linea costiera.
La Terra di Bari è un territorio carsico, con altimetrie quasi costantemente decrescenti dai 300-400 m di quota nei punti più interni fino al mare, i cui fondali sottocosta sono in prevalenza di modesta entità e continuano a discendere proseguendo la medesima pendenza.
Parallelamente alla linea di costa, sono individuabili più fasce (ciascuna larga circa 10 km), che segnano la graduale transizione dal paesaggio orticolo costiero al paesaggio arboricolo e poi boschivo più tipicamente murgiano. Questa sequenza di gradoni è incisa trasversalmente da una rete di lame, gli antichi solchi erosivi che costituiscono un segno distintivo del paesaggio carsico pugliese, insieme alle doline ed agli inghiottitoi.
Sulla costa e nell’immediato entroterra si incontra la zona più pianeggiante e tradizionalmente più fertile, utilizzata in prevalenza per le colture ortofrutticole. A questi veri e propri orti costieri, si alternano esempi di macchia mediterannea che arriva fino al mare, a colorare di verde i litorali di rocce poco affioranti – fatta eccezione per le falesie di Polignano, interessate da fenomeni di carsismo marino.
Città come Molfetta, Giovinazzo, Bari, Mola, Polignano, Monopoli, offrono il giusto connubio tra limpide acque, spiagge bellissime e un patrimonio storico artistico estremamente ampio.
Un patrimonio fatto di torri, di casini e di ville in campagna caratterizza il territorio più interno, sulla Murgia bassa, un sistema antico di insediamenti rurali tipico delle aree degli oliveti, dei vigneti e dei mandorleti.
Accanto ai segni del paesaggio antropizzato, permangono tracce di importanti insediamenti del neolitico e di epoche successive. Numerosi siti archeologici – presso Monte Sannace e Ceglie del Campo, come nei territori di Rutigliano, Conversano, Ruvo e Molfetta – e gli ipogei e le chiese rupestri lungo le lame confermano che in quest’area l’uomo ha da sempre preso cura del territorio.
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