Autore: Staff Dispensa dei Tipici

  • COVID-19 EMERGENCY UPDATE on 2020-05-03

    COVID-19 EMERGENCY UPDATE on 2020-05-03

    COVID-19 EMERGENCY UPDATE on 2020-05-03.

    We are now aware of the historical period we are experiencing.

    Something changed, at least in our heads.

    PAYING ATTENTION TO THE COMMUNITY and RESPECT FOR THE TERRITORY will be the ethical values in our concrete actions.

    Because WE are the COMMUNITY and the TERRITORY.

    CORONAVIRUS-MAP ABOUT ITALY: www.piersoft.it/covid19

    +info WORLD: www.who.int

  • AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 al 03-05-2020

    AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 al 03-05-2020

    AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 al 03-05-2020.

    Siamo ormai consapevoli riguardo il periodo storico che stiamo vivendo.

    Qualcosa é cambiato, almeno nella nostra testa.

    ATTENZIONE ALLA COMUNITÁ e RISPETTO DEL TERRITORIO saranno i valori etici nelle nostre azioni concrete.

    Perché la COMUNITÁ ed il TERRITORIO siamo NOI.

    MAPPA-CORONAVIRUS ITALIA: www.piersoft.it/covid19

    +info MONDO: www.who.int

  • ROCCO SCOTELLARO: THE PEASANT POET

    ROCCO SCOTELLARO: THE PEASANT POET

    ROCCO SCOTELLARO: THE PEASANT POET.

    Rocco Scotellaro, poet and studious of the peasant world, promoted the need for international solidarity, dignity of work and freedom. Born in Tricarico (Matera, Basilicata, Italy), his literary production has reached universal lyrical tones.

    [english version will be soon available]

    Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 – Portici 1953) é stato uno dei maggiori poeti e intellettuali lucani impegnato nel vivo delle problematiche del secondo dopoguerra. Animato da una forte carica morale e ideale, profusa nella sua produzione letteraria e nell’impegno politico, ha assunto il valore emblematico delle lotte per il riscatto del popolo meridionale.

    Maturò il suo pensiero nei drammatici anni 1943-1944 vissuti in Basilicata, terra di confinati politici come Carlo Levi, Manlio Rossi-Doria, Camilla Ravera, Emilio Sereni, Franco Venturi, Guido Miglioli e di ebrei internati, ma anche regione che, dopo l’8 settembre ’43, avviò in anticipo rispetto al centro-nord d’Italia il processo di democratizzazione della vita civile e politica in un clima irto di difficoltà e di tensioni.

    Intenso fu l’impegno politico-sindacale sia nel suo comune Tricarico (link: goo.gl/maps ) sia in Basilicata. Attraverso i consigli di borgo, creò una forte partecipazione ed un forte consenso soprattutto tra i contadini e i braccianti.

    Il 1 maggio 1944 in occasione di un comizio nella piazza di Tricarico, sottolineó la necessitá di richiamare gli ideali della solidarietà internazionale, del lavoro e della riconquistata libertà, ponendo l’accento sulla necessità della «rieducazione morale e politica del popolo». In seguito organizzó un’imponente manifestazione per commemorare Giacomo Matteotti, ucciso da estremisti fascisti.

    L’attivo coinvolgimento nella vita politica culminò con la sua elezione a sindaco di Tricarico per lo schieramento del Fronte Popolare Repubblicano, il 20 ottobre 1946, con la prima votazione democratica del dopoguerra italiano. Nel contesto rurale e agricolo del tempo, la sua Amministrazione si contraddistinse per il coinvolgimento del popolo nella risoluzione dei problemi e per la realizzazione di opere concrete a favore della popolazione, come la fondazione di ospedali, scuole, strade ed edifici pubblici.

    Si rese protagonista nelle occupazioni della terra da parte dei contadini e dei braccianti, per rivendicare i loro diritti contro lo sfruttamento dei latifondisti. Cosí, l’apertura delle scuole, rappresentava una conquista fondamentale per attivare un processo di elevazione culturale e democratica dei popoli attraverso la lotta all’analfabetismo

    Con il declino delle Sinistre in Italia, e dopo le vicende dell’ingiusto carcere, rassegnó le sue dimissioni abbandonando la politica attiva. In questo passaggio Scotellaro diviene poeta e studioso del mondo contadino lucano.

    Si dedicò alle ricerche per il Piano di Sviluppo Regionale per la Basilicata curando la parte relativa ai problemi della scuola, commissionato dalla SVIMEZ, su invito di Manlio Rossi-Doria che dirigeva l’Osservatorio di Economia Agraria di Portici.

    Partecipò alle indagini sulla civiltà contadina in Lucania, condotte da George Peck, Friederick G. Friedmann, Ernesto De Martino e lavorò su un’ampia ricerca sulla cultura dei contadini meridionali, affidatagli da Vito Laterza.

    Profondo fu il suo legame con Carlo Levi, Rocco Mazzarone e il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti.

    Aperto al dibattito culturale italiano dell’immediato dopoguerra, ha lasciato un “centinaio di liriche che – a giudizio di Eugenio Montale – rimangono le più significative del nostro tempo”.

    Alla poesia “É fatto giorno” (Milano, Mondadori, 1954 – Premio Viareggio, oggi raccolta nell’opera omnia Rocco Scotellaro, Tutte le poesie. 1940-1953, a cura di Franco Vitelli, Milano, Mondadori, 2004) si affianca la prosa con “Contadini del Sud” (Bari, Laterza, 1954, una raccolta di testimonianze di vita di contadini meridionali e con il racconto autobiografico “L’uva puttanella” (Bari, Laterza, 1955). Seguono le prose giovanili di “Uno si distrae al bivio” (prefazione di Carlo Levi, Roma-Matera, Basilicata Editrice, 1974) e di “Giovani soli” (a cura di Rosaria Toneatto, prefazione di Leonardo Sacco, Matera, Basilicata Editrice, 1984).

    Lo spessore della produzione poetica di questo “precoce e sfortunato maestro del nostro neorealismo”, tradotta in varie lingue, emerge sui fermenti della sua terra e del suo tempo, per raggiungere toni lirici di portata universale (Rocco Scotellaro, Tutte le poesie. 1940-1953, a cura di Franco Vitelli).

    La poesia

    Sempre nuova è l'alba

    Non gridatemi più dentro,
    non soffiatemi in cuore
    i vostri fiati caldi, contadini.

    Beviamoci insieme una tazza colma di vino!
    Che all'ilare tempo della sera
    s'acquieti il nostro vento disperato.

    Spuntano ai pali ancora
    le teste dei briganti, e la caverna –
    l'oasi verde della triste speranza –
    lindo conserva un guanciale di pietra….

    Ma nei sentieri non si torna indietro.
    Altre ali fuggiranno
    dalle paglie della cova,
    perchè lungo il perire dei tempi
    l'alba è nuova, è nuova.

    [1948] (Rocco Scotellaro

    Il centro di documentazione 

    (non piú attivo)

    Dalla sua fondazione e per tutto il periodo di attivitá il CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “ROCCO SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” (link: www.centrodocumentazionescotellaro.org) ha sempre mantenuto le finalità per cui è nato, ed ha realizzato numerosi progetti ed eventi a livello locale, nazionale ed internazionale, che hanno visto sempre la partecipazione attiva e collaborativa dei membri fondatori e del Comitato Scientifico dello stesso Centro.

    La sua terra

    Esperisci il fascino di un territorio che ha voglia di lasciarsi scoprire, immergendoti nella cultura locale. Ci si sente come se quel luogo lo conoscessi già, cosí come parte di quelli che li sono nati. Ti porta ad immaginare cosa ha ispirato un grande personaggio italiano; ispira anche te!

    +info su Tricarico
    (link: www.basilicataturistica.it  )
    (link: www.comune.tricarico.mt.it )
    (link: www.wikipedia.org )
    (link: goo.gl/maps)

    Testo tratto e ispirato da
    (link: www.centrodocumentazionescotellaro.org)
    (link: www.huffingtonpost.it)

    foto credits
    (link: www.wikipedia.org )

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    #Puglia #Basilicata

  • ROCCO SCOTELLARO: IL POETA CONTADINO

    ROCCO SCOTELLARO: IL POETA CONTADINO

    ROCCO SCOTELLARO: IL POETA CONTADINO.

    Rocco Scotellaro, poeta e studioso del mondo contadino, ha decantato la necessitá della solidarietà internazionale, della dignitá del lavoro e della libertà. Nato a Tricarico (Matera, Basilicata, Italia), la sua produzione letteraria ha raggiunto toni lirici di portata universale.

    Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 – Portici 1953) é stato uno dei maggiori poeti e intellettuali lucani impegnato nel vivo delle problematiche del secondo dopoguerra. Animato da una forte carica morale e ideale, profusa nella sua produzione letteraria e nell’impegno politico, ha assunto il valore emblematico delle lotte per il riscatto del popolo meridionale.

    Maturò il suo pensiero nei drammatici anni 1943-1944 vissuti in Basilicata, terra di confinati politici come Carlo Levi, Manlio Rossi-Doria, Camilla Ravera, Emilio Sereni, Franco Venturi, Guido Miglioli e di ebrei internati, ma anche regione che, dopo l’8 settembre ’43, avviò in anticipo rispetto al centro-nord d’Italia il processo di democratizzazione della vita civile e politica in un clima irto di difficoltà e di tensioni.

    Intenso fu l’impegno politico-sindacale sia nel suo comune Tricarico (link: goo.gl/maps ) sia in Basilicata. Attraverso i consigli di borgo, creò una forte partecipazione ed un forte consenso soprattutto tra i contadini e i braccianti.

    Il 1 maggio 1944 in occasione di un comizio nella piazza di Tricarico, sottolineó la necessitá di richiamare gli ideali della solidarietà internazionale, del lavoro e della riconquistata libertà, ponendo l’accento sulla necessità della «rieducazione morale e politica del popolo». In seguito organizzó un’imponente manifestazione per commemorare Giacomo Matteotti, ucciso da estremisti fascisti.

    L’attivo coinvolgimento nella vita politica culminò con la sua elezione a sindaco di Tricarico per lo schieramento del Fronte Popolare Repubblicano, il 20 ottobre 1946, con la prima votazione democratica del dopoguerra italiano. Nel contesto rurale e agricolo del tempo, la sua Amministrazione si contraddistinse per il coinvolgimento del popolo nella risoluzione dei problemi e per la realizzazione di opere concrete a favore della popolazione, come la fondazione di ospedali, scuole, strade ed edifici pubblici.

    Si rese protagonista nelle occupazioni della terra da parte dei contadini e dei braccianti, per rivendicare i loro diritti contro lo sfruttamento dei latifondisti. Cosí, l’apertura delle scuole, rappresentava una conquista fondamentale per attivare un processo di elevazione culturale e democratica dei popoli attraverso la lotta all’analfabetismo

    Con il declino delle Sinistre in Italia, e dopo le vicende dell’ingiusto carcere, rassegnó le sue dimissioni abbandonando la politica attiva. In questo passaggio Scotellaro diviene poeta e studioso del mondo contadino lucano.

    Si dedicò alle ricerche per il Piano di Sviluppo Regionale per la Basilicata curando la parte relativa ai problemi della scuola, commissionato dalla SVIMEZ, su invito di Manlio Rossi-Doria che dirigeva l’Osservatorio di Economia Agraria di Portici.

    Partecipò alle indagini sulla civiltà contadina in Lucania, condotte da George Peck, Friederick G. Friedmann, Ernesto De Martino e lavorò su un’ampia ricerca sulla cultura dei contadini meridionali, affidatagli da Vito Laterza.

    Profondo fu il suo legame con Carlo Levi, Rocco Mazzarone e il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti.

    Aperto al dibattito culturale italiano dell’immediato dopoguerra, ha lasciato un “centinaio di liriche che – a giudizio di Eugenio Montale – rimangono le più significative del nostro tempo”.

    Alla poesia “É fatto giorno” (Milano, Mondadori, 1954 – Premio Viareggio, oggi raccolta nell’opera omnia Rocco Scotellaro, Tutte le poesie. 1940-1953, a cura di Franco Vitelli, Milano, Mondadori, 2004) si affianca la prosa con “Contadini del Sud” (Bari, Laterza, 1954, una raccolta di testimonianze di vita di contadini meridionali e con il racconto autobiografico “L’uva puttanella” (Bari, Laterza, 1955). Seguono le prose giovanili di “Uno si distrae al bivio” (prefazione di Carlo Levi, Roma-Matera, Basilicata Editrice, 1974) e di “Giovani soli” (a cura di Rosaria Toneatto, prefazione di Leonardo Sacco, Matera, Basilicata Editrice, 1984).

    Lo spessore della produzione poetica di questo “precoce e sfortunato maestro del nostro neorealismo”, tradotta in varie lingue, emerge sui fermenti della sua terra e del suo tempo, per raggiungere toni lirici di portata universale (Rocco Scotellaro, Tutte le poesie. 1940-1953, a cura di Franco Vitelli).

    La poesia

    Sempre nuova è l’alba

    Non gridatemi più dentro,
    non soffiatemi in cuore
    i vostri fiati caldi, contadini.

    Beviamoci insieme una tazza colma di vino!
    Che all’ilare tempo della sera
    s’acquieti il nostro vento disperato.

    Spuntano ai pali ancora
    le teste dei briganti, e la caverna –
    l’oasi verde della triste speranza –
    lindo conserva un guanciale di pietra….

    Ma nei sentieri non si torna indietro.
    Altre ali fuggiranno
    dalle paglie della cova,
    perchè lungo il perire dei tempi
    l’alba è nuova, è nuova.

    [1948] (Rocco Scotellaro

    Il centro di documentazione 

    (non piú attivo)

    Dalla sua fondazione e per tutto il periodo di attivitá il CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “ROCCO SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” (link: www.centrodocumentazionescotellaro.org) ha sempre mantenuto le finalità per cui è nato, ed ha realizzato numerosi progetti ed eventi a livello locale, nazionale ed internazionale, che hanno visto sempre la partecipazione attiva e collaborativa dei membri fondatori e del Comitato Scientifico dello stesso Centro.

    La sua terra

    Esperisci il fascino di un territorio che ha voglia di lasciarsi scoprire, immergendoti nella cultura locale. Ci si sente come se quel luogo lo conoscessi già, cosí come parte di quelli che li sono nati. Ti porta ad immaginare cosa ha ispirato un grande personaggio italiano; ispira anche te!

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    Testo tratto e ispirato da
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  • COVID-19 EMERGENCY UPDATE on 2020-05-02

    COVID-19 EMERGENCY UPDATE on 2020-05-02

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    AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 al 02-05-2020

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    Siamo ormai consapevoli riguardo il periodo storico che stiamo vivendo.

    Qualcosa é cambiato, almeno nella nostra testa.

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  • SALENTO: THE SUN, THE COUNTRYSIDE BETWEEN TWO SEAS, THE WIND

    SALENTO: THE SUN, THE COUNTRYSIDE BETWEEN TWO SEAS, THE WIND

    SALENTO: THE SUN, THE COUNTRYSIDE BETWEEN TWO SEAS, THE WIND.

    In Italy it is known as “the heel of the boot”. Salento is the southern area of Puglia. The place where the culture, the art, the gastronomy, the sea and traditions blend together offering a dream to all its visitors.

    Immerse yourself in this dream crossing small hamlets and breathtaking naturalistic sites, you experience farmer and food and wine activities where to taste extra virgin olive oil, wine and fine local dishes. It is the authentic Puglia.

    Road signs in the Salento area (link: goo.gl/maps ) seem made especially for getting you all mixed up. There’s many of them, too many of them, and they all point to something and its opposite. But the funny part is that ultimately they’re always right.

    So if you’re in your car and you’ve decided to drive along the little towns scattered here and there over this plateau land suspended in time – just take it easy. Actually you should do your best to let yourself go and follow your instinct.

    You’ll discover the real charm of Salento, beyond its “pizzica” music and its crystal-clear waters.

    You will realize that what really makes this place magical is the fact that it’s still basically wild, partly due to neglect and partly due to the will of its people to leave their land free to be whatever it is – namely itself.

    +info sul Salento
    (link: www.viaggiareinpuglia.it)
    (link: goo.gl/maps)

    text taken and inspired by
    (link: www.viaggiareinpuglia.it)
    (link: www.thetripmag.com)

    foto credits
    (link: www.pixabay.com)

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  • SALENTO: IL SOLE, LA CAMPAGNA TRA DUE MARI, IL VENTO

    SALENTO: IL SOLE, LA CAMPAGNA TRA DUE MARI, IL VENTO

    SALENTO: IL SOLE, LA CAMPAGNA TRA DUE MARI, IL VENTO.

    In Italia é conosciuto come “il tacco dello stivale”. Il Salento é la parte piú a sud della Puglia. Un luogo dove la cultura, l’enogastronomia, l’arte, il mare e le tradizioni si mescolano offrendo un incantevole sogno a tutti i suoi visitatori.

    Immergetevi in questo sogno attraversando piccoli borghi e paesaggi naturalistici mozzafiato, incontrerete attivitá agricole ed enogastronomiche dove degustare olio extra vergine di oliva, vino e specialitá locali prelibate. É la Puglia autentica.

    Sembrano fatti per confondervi le idee i cartelli stradali del Salento (link: goo.gl/maps ). Sono tanti, troppi e indicano tutti qualcosa e il suo contrario. E la cosa incredibile è che in fondo hanno sempre ragione loro.

    Quindi se siete in macchina e avete deciso di scorrazzare qua e là tra le miriadi di paesini che costellano questa terra pianeggiante sospesa nel tempo, prendetevela con comodo. Anzi, provate a lasciarvi andare e seguire l’istinto.

    Scoprirete il vero fascino del Salento segreto, al di là della pizzica e dei fondali cristallini.

    Scoprirete che quello che veramente lo rende un luogo magico è il fatto di essere ancora profondamente selvaggio, vuoi per l’incuria dell’uomo, vuoi per la volontà del suo popolo di lasciare la propria terra libera di essere ciò che è, se stessa.

    +info sul Salento
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    testo tratto e ispirato da
    (link: www.viaggiareinpuglia.it)
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    foto credits
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  • AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 al 01-05-2020

    AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 al 01-05-2020

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