LUOGHI PER L’IMMAGINE.
C’era una volta il “Viaggio in Italia”.
Ogni intellettuale che nutrisse amore per l’arte e la cultura considerava quell’evento come un traguardo prezioso ed ambito.
Lo immaginava, molto romanticamente, come indispensabile pellegrinaggio lungo le vie dell’allora “Giardino d’Europa”. Alla ricerca di tesori miracolosamente conservati in un unico straordinario crocevia.
Da Palermo ad Aosta, da Trieste a Ventimiglia, esso racchiudeva millenni di storia, documenti diversissimi e memorie universali. E prometteva ricordi indimenticabili.
Memorie che raccontano di un territorio nel quale son venute depositandosi con singolare armonia, proprio accanto a monumenti di eccezionale importanza, le testimonianze di una diffusione orizzontale di sapere e di gusto estetico. Di essi, per secoli, hanno usufruito – con risultati spesso mirabili – anche centri e localitá che si insiste nel definire sbrigativamente “minori” nonostante conservino un proprio inconfondibile e misurato stile.
Esiste di certo una scala di valori cui conviene riferirsi. Il concetto stesso di “Cittá d’Arte” esprime un insieme di differenze, propone una idea di evoluzione, suggerisce una compleassitá di contributi… e pertanto diviene modello.
Ma é l’Italia intera che trabocca di luoghi cui converrebbe riservare qualcosa di piú di un’occhiata frettolosa.
Appena a pochi passi dalle vie imposte dal consumismo turistico esiste un tessuto vario e promettente capace di riempire piú e piú viaggi ricchi di impensate suggestioni.
É giusto, dunque, accostarsi ai capolavori ma non lo é di certo meno andare per centri di storia, anche minori, per paesi e borghi, per necropoli, castelli ed abbazie, a cercare di capire ed apprezzare quanti di essi siano perennemente vivi e non possono di certo essere racchiusi in una cartolina ricordo.
tratto da
(Sei paesi del sole, Carlo Federico Teodori, 1994, ArteambienteEdizioni)
photo credits
(link: www.pixabay.com)
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